Vino, nei mercati più importanti la spesa a bottiglia sta tornando a livelli pre-Covid
Il quadro, nei mercati internazionali, anche per il vino ha tinte cupe, di questi tempi. E se le cose, almeno nei Paesi più importanti, fino ad oggi hanno retto, in qualche modo, a detta di tutti ora arriveranno i mesi più duri. Eppure, qualche piccolo segnale positivo si registra. Per esempio, il ritorno ad una spesa media a bottiglia a livelli pre-Covid, per il consumo domestico, in alcuni dei mercati del vino più importanti del mondo, secondo Wine Intelligence. In Usa, per esempio, ad un piccolo calo del prezzo a bottiglia speso in marzo, a luglio 2020 avrebbe fatto da contraltare un ritorno a quotazioni anche leggermente più altri di prima. In Uk, invece, dove il calo registrato era stato più intenso, il recupero ha riportato le cose vicini ai livelli di prima della pandemia, con un andamento simile, per esempio, al Canada o all’Australia. Secondo l’agenzia inglese, ancora, la Germania si è confermato come mercato refrattario a repentini cambiamenti, sia durante che dopo il lockdown, con la spesa per una bottiglia di vino da parte dei consumatori regolari sostanzialmente stabile, mentre le migliori notizie arrivano dalla Cina, paese che primo ha subito la crisi e che per primo ha iniziato ad uscirne, e dove ad un leggero aumento della spesa media per bottiglia registrato già in piena emergenza, si è aggiunto un ulteriormente crescita nel mese di luglio, segno di un sentiment che vira al positivo. Esattamente l’opposto di quanto starebbe accadendo, ad esempio, in Svezia, dove ad una diminuzione della spesa media a bottiglia in marzo, starebbe seguendo un ulteriore ribasso. Segnali da prendere con le molle, come si dice in gergo, ma che possono servire a ridare un po’ di fiducia al settore.